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Mozione Acqua Pubblica

che impegni il Sindaco a votare per una gestione completamente pubblica del Servizio Idrico Integrato

 

 

Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle                                               

Concesio, 04/07/2019

 

 

 

 

 

 

                                                 Egregio Signor GIULIO ZANETTI Presidente del Consiglio Comunale di Concesio

 

 

                                                            e p.c. Egregio Signor Dott. AGOSTINO DAMIOLINI Sindaco di Concesio

 

 

OGGETTO: Mozione per la pubblicizzazione del servizio idrico integrato

 

 

Il sottoscritto Michele Pascale, Capogruppo del Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle propone al Consiglio comunale la seguente mozione:

 

PREMESSO CHE

 

L'ONU, con Risoluzione dell'Assemblea Generale del 28 luglio 2010, GA/10967, dichiara il diritto all'acqua un diritto umano universale e fondamentale e che tale risoluzione sottolinea ripetutamente che l'acqua potabile e per uso igienico, oltre ad essere un diritto di ogni uomo, concerne la dignità della persona, è essenziale al pieno godimento della vita, ed è fondamentale per tutti gli altri diritti umani e raccomanda agli Stati di attuare iniziative per garantire a tutti un'acqua potabile di qualità, accessibile ed a prezzi economici.

 

Con la promulgazione della Carta Europea dell'Acqua (Strasburgo 1968) la concezione dell'acqua come “bene comune” per eccellenza si è progressivamente affermata a livello mondiale.

 

Il Parlamento Europeo ha affermato con diverse risoluzioni la natura extra commercium dell’acqua come bene comune dell’umanità. E in particolare con:

  • la risoluzione del Parlamento Europeo dell'11 marzo 2004 sulla strategia per il mercato interno già affermava che, “essendo l'acqua un bene comune dell'umanità, la gestione delle risorse idriche non deve essere assoggettata alle norme del mercato interno”;

  • la Risoluzione del Parlamento Europeo del 15 marzo 2006 sul IV Forum Mondiale dell'Acqua dichiara “l'acqua è un bene comune dell'umanità” e chiede che siano esplicati tutti gli sforzi necessari a garantire l'accesso all'acqua alle popolazioni più povere entro il 2015 ed insiste affinché “la gestione delle risorse idriche si basi su un'impostazione partecipativa e integrata, che coinvolga gli utenti ed i responsabili decisionali nella definizione delle politiche in materia di acqua a livello locale ed in modo democratico”.

 

Anche Papa Francesco, attraverso l’Enciclica Laudato sì, al punto 30, ha dichiarato: “mentre la qualità dell’acqua disponibile peggiora costantemente, in alcuni luoghi avanza la tendenza a privatizzare questa risorsa scarsa, trasformata in merce soggetta alle leggi del mercato. In realtà, l’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone, e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani. Questo mondo ha un grave debito sociale verso i poveri che non hanno accesso all’acqua potabile, perché ciò significa

negare ad essi il diritto alla vita radicato nella loro inalienabile dignità […]”.

 

In tutto il mondo sono in atto processi di ripubblicizzazione - spesso richiesti dai cittadini stessi a fronte di una malagestione, mancanza di trasparenza ed aumento della tariffa - che hanno portato ad un miglioramento globale nella gestione del servizio. Parigi e Berlino per citare solo i maggiori esempi.

 

 

                                                                       CONSIDERATO CHE

Il 18 novembre 2018 si è svolta sull’intero territorio della provincia di Brescia la consultazione referendaria consultiva inerente la scelta della forma di gestione del

servizio idrico integrato dove oltre 200 mila persone si sono espresse a favore affinché “il gestore unico del Servizio Idrico Integrato per il territorio provinciale di Brescia rimanga integralmente in mano pubblica, senza mai concedere la possibilità di partecipazione da parte di soggetti privati”. Un giudizio netto e inequivocabile sulla volontà che l'acqua sia gestita come bene pubblico e non come merce, un'acqua la cui gestione non sia affidata alle logiche del mercato. Una volontà che va al di là del semplice controllo pubblico sugli investimenti e sulle tariffe.

 

In Toscana, prima regione in Italia a privatizzare il SII, oggi si paga la bolletta dell'acqua più cara d'Italia, tanto da portare il presidente Enrico Rossi a lanciare un modello toscano per la ripubblicizzazione del SII: "Ripubblicizzare è necessario perché c'è il sentimento diffuso che l'acqua è un bene comune e, se governato dal pubblico, ci possono essere più garanzie di lungimiranza. E poi perché i cittadini sono stufi di sapere che un pezzo delle loro tariffefiniscono a Roma, perché magari ACEA partecipa alle società miste, o vanno nelle aziendedi Caltagirone. I cittadini chiedono invece che le tariffe siano impiegate per far fronte a quel tema delicatissimo che è la manutenzione. La creazione di una holding permetterebbe un'operazione di equilibrio".

 

In un momento storico in cui la partecipazione alla Politica (quella con la "P" maiuscola che San Paolo VI affermava essere “la più alta forma di Carità”) è ai minimi storici, chi NON ha partecipato al voto non può essere annoverato tra coloro che sostengono la scelta di una società mista per la gestione del SII a Brescia (unica provincia in tutta la Lombardia).

 

Come anticipato dal presidente Fico a Brescia lo scorso 8 novembre, il Parlamento sta lavorando sul PDL "Disposizioni in materia di gestione pubblica e partecipativa del ciclo integrale delle acque": la scelta di continuare a percorrere la strada per l'apertura della gara per la scelta del socio privato meriterebbe forse un momento di riflessione.

• L'85% dei comuni della provincia di Brescia sono andati alle elezioni, sarebbe auspicabile un principio di cautela evitando che, le nuove amministrazioni, prendano scelte irreversibili sull'affidamento del SII per i prossimi 30 anni

 

 

 

 

                                                                                VISTO

il risultato del Referendum Provinciale che si è tenuto il 18 novembre 2018, con la partecipazione di oltre 216.000 cittadini e cittadine di tutta la Provincia, che sul seguente quesito “Volete voi che il gestore unico del servizio idrico integrato per il territorio provinciale di Brescia rimanga integralmente in mano pubblica, senza mai concedere la possibilità di partecipare da parte di soggetti privati?” si sono espressi a larghissima maggioranza per il “SI”

 

 

                                                                          PRESO ATTO CHE

 

nel comune di Concesio si sono recati alle urne 2540 cittadini e cittadine, un quarto del corpo elettorale, e di questi il 96,57 % ha votato SI scegliendo l'opzione di un gestore totalmente pubblico per il Servizio Idrico Integrato

 

 

 

 

                                                                                 CHIEDE:

 

che, in previsione della prossima Assemblea Provinciale dei Sindaci, con all'ordine del giorno valutazione in merito all'esito referendario, nel prossimo Consiglio Comunale

• si discuta di come il Sindaco si esprimerà in merito, tenuto conto di come hanno votato cittadini e cittadine di Concesio;

 

• il Sindaco, o un suo delegato, si impegni a votare, nell'Assemblea Provinciale dei Sindaci, solo ed esclusivamente soluzioni che prevedano il gestore totalmente pubblico del Servizio Idrico Integrato;

 

 

Michele Pascale

Movimento 5 Stelle

Concesio

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REGISTRAZIONE DISCUSSIONE PUNTO IN CONSIGLIO

http://pgt.comune.concesio.brescia.it/CONSIGLIO_COMUNALE/CONSIGLIO%2030%20LUGLIO%202019/CONSIGLIO_30_LUGLIO_2019(secondo%20punto).mp3

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TESTO MOZIONE

Non abbiamo una sede perchè la nostra sede è la strada, nelle piazze, insieme ai cittadini per condividere le nostre idee e raccogliere le loro proposte.

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​Telefono : 030 - 777 73 99
Email : m5s.concesio@gmail.com

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